In tempi in cui la parola amore viene evocata e citata a proposito e a sproposito nessuno ha più chiaro cosa essa significhi davvero. Soprattutto molte persone non sanno o non sanno più riconoscere quello stato particolare che si usa ancora definire amore. Una situazione assai favorevole per il marketing che associa l’amore al consumo dei prodotti più diversi ma decisamente inquietante per la singola persona.
Ma insomma, cos’è l’amore?
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L’amore vero non è un sentimento, bensì uno stato di coscienza. A chi nutre in se stesso l’amore come stato di coscienza, tutto appare nuovo, perché l’amore possiede la capacità straordinaria di far vedere gli esseri umani, la natura e le creature che la popolano come se fosse la prima volta.
Solo l’amore sa percepire le correnti sottili della vita che ci attraversano, e quelle correnti si rinnovano continuamente. La sola conoscenza oggettiva, fisica, di ciò che esiste non è sufficiente ad appagarci. Immaginiamo qualcuno che sia in grado di esplorare l’intero universo: finirà per sentire una mancanza e anche una certa noia, se non ha imparato a entrare in contatto con le correnti sottili della vita che circolano in ogni essere e in ogni cosa. […] L’amore che si attende non arriverà mai. L’amore non lo si deve aspettare dall’esterno:si trova dentro di noi. Lasciatelo uscire, lasciate che si manifesti, questo è l’unico modo in cui lo incontrerete veramente. […] Ecco cosa occorre fare: accendere il fuoco dell’amore, e l’amore farà sciogliere tutte le palle di neve, tutti i timori in voi. Si, l’amore si manifesta attraverso tutti quei gesti che apparentemente sono senza importanza e che si possono fare ogni giorno.
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Fonte: Omraam Mikhaël Aïvanhov, da Il dovere di essere felici. Ed.Prosveta
Siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l’altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti.
Bernardo di Chartres